- Da che età le bambine iniziano a giocare con le bambole?
- Cosa rappresentano per loro?
- Sua figlia chiede un'altra bambola? Una bambola reborn in silicone ?
- Le piace coccolare il suo neonato realistico e ne vuole un'altra?
- Perché le piace così tanto giocare con le bambole ?
Stefano Alegri, psichiatra infantile, spiega.
Perché alle bambine piace così tanto giocare con le bambole che sembrano bambini veri ?
Stefano Alegri: Una delle ragioni per cui alle bambine piace giocare con le bambole è che questo giocattolo permette loro di interagire con una rappresentazione di se stesse. Giocando con la sua bambola, la bambina riproduce gli stessi momenti ed esperienze che ha avuto con i suoi genitori, la sua tata o la sua sorella maggiore. Può interpretarli, capirli intellettualmente e integrarli da un punto di vista emotivo. La bambola è uno strumento di apprendimento cognitivo ed emotivo.
Da che età le bambine iniziano a giocare con le bambole?
Stefano Alegri: Le bambine iniziano a giocare con le bambole prima dei 15 mesi. A questa età, i ragazzi giocano anche con un bambino o, se non ne hanno uno, con una bambola classica, o anche, al giorno d'oggi, con una bambola reborn, che vedono come una rappresentazione di loro stessi. Non appena le loro capacità motorie glielo permettono, riproducono ciò che stanno sperimentando: danno il biberon al bambino, gli mettono i vestiti, lo abbracciano, lo tengono in braccio... È una tappa importante nello sviluppo del bambino, perché in questo modo riproduce ciò di cui è oggetto: la bambola agisce come uno specchio, imitando le persone che si prendono cura di loro.
Cosa rappresenta la sua bambola, o il suo bambolotto reborn per un bambino di 3 o 4 anni?
Stefano Alegri: La bambola reborn può rimanere un alter ego, una rappresentazione di se stessa, ma può anche essere un'amica. Quando il bambino entra all'asilo, la bambola rappresenta un altro sé con cui il bambino sperimenta le relazioni sociali. Il giocattolo riproduce le relazioni sociali che ha con le altre ragazze della sua età.
La bambina riproduce con la sua bambola le relazioni che ha con i suoi amici o con la sua maestra?
Stefano Alegri: C'è imitazione nella sua opera, ma c'è anche molta immaginazione. Il bambino o la bambola reborn che sembra vera crea dalle sue percezioni emotive, da situazioni che ha osservato o da altri scenari. Aggiunge cose immaginarie. Solo perché una bambina gioca a fare la maestra e colpisce la bambola non significa affatto che venga punita fisicamente a scuola.
Perché la bambola alla fine diventa un giocattolo per ragazze?
Stefano Alegri: Un baby-doll rimane un bambino per sempre. Quando il bambino cresce, il bambolotto (reborn o no) non lo rappresenta più, prende il posto del fratellino o della sorellina o del bambino che vorrebbe avere. Quando la bambina gioca con la bambola, si mette al posto dei genitori. Giocare con le bambole reborn è soprattutto un gioco da ragazze perché, fino ad oggi, sono state le donne a prendersi cura dei bambini, perché la ragazza si immagina più facilmente come madre, mentre il ragazzo capisce che non porterà un bambino nel suo grembo e, infine, perché è un gioco che viene incoraggiato più tra le ragazze che tra i ragazzi.
È normale che un bambino giochi molto con le bambole?
Stefano Alegri: Giocare con le bambole è giocare con i personaggi. Il problema è che quasi tutte le bambole sono femminili. Se comprassimo bambole maschili o bambole reborn maschio per i bambini, giocherebbero meno con le bambole femminili. Il fatto è che se quando offriamo a nostro figlio una bambola sentiamo che gli stiamo dando "una cosa da ragazze", lui può pensare tra sé: "Oh, bene, se è una cosa da ragazze, allora sono una ragazza" o "Se mi lasciano giocare con un bambolotto reborn, allora sono una ragazza". D'altra parte, se lo consideriamo un gioco da ragazzi, quando gioca con le bambole non avrà la sensazione di essere una ragazza. Compriamo bambole reborn maschio per i ragazzi, ci giocheranno... se ne hanno voglia! se ne hanno voglia!
Crescendo, molte ragazze smettono di giocare con le bambole, ma giocano con Barbie, perché?
Stefano Alegri: Le ragazze giocano con le Barbie perché queste bambole rappresentano l'adolescente o la giovane donna che saranno in futuro. Giocare con una bambola Barbie è ancora giocare con le bambole, ma anticipando il potere di seduzione che la ragazza avrà in seguito. È come se i ragazzi giocassero con personaggi maschili muscolosi. In entrambi i casi, si tratta di rappresentazioni molto stereotipate della mascolinità e della femminilità, che sono quelle che i ragazzi e le ragazze ricevono oggi. Sono rappresentazioni molto centrate sul corpo, sull'aspetto fisico.
Il fatto che i padri si prendano più cura dei loro figli e che le faccende domestiche siano più condivise nelle famiglie cambia i giochi dei bambini?
Stefano Alegri: Apre tutta una serie di possibilità per i bambini. Significa che ci sono mille modi di essere un ragazzo e mille modi di essere una ragazza. I bambini sono emotivamente fragili, non hanno ancora tutti gli strumenti intellettuali per fare proprio il mondo. Attraverso il gioco possono vedere la realtà attraverso un filtro. Il gioco permette loro sia di proteggersi dalla realtà che di ricostruirla secondo le loro capacità emotive e intellettuali. E anche per guarire i traumi di una realtà troppo brutale.
